Il Comune di Badesi è uno dei centri della bassa valle del Coghinas, sulla sponda gallurese. Antica borgata appartenente al comune di Aggius, ha raggiunto l’autonomia amministrativa nel 1969. Il suo territorio, metà collinare metà pianeggiante, si affaccia sul golfo dell’Asinara, su quel tratto di litorale che è compreso fra la foce del Coghinas e le prime scogliere della località di Isola Rossa, degradando rapidamente dalle alture di la sarra di San Giuseppe (m 700) per andare a formare una vasta e fertile pianura racchiusa, prima della lunga striscia di spiaggia, da dune eoliche in perenne movimento e che da qualche decennio si tenta di imbrigliare con opere forestali. Il suolo è prevalentemente granitico: roccioso e irregolare nella parte più alta, sabbioso e di formazione alluvionale nella parte pianeggiante. Un filone porfidico si insinua seguendo il corso di un torrente che scende dalle alture. Il litorale del Comune di Badesi è sabbioso e uniforme. Su di esso va a terminare una fascia di ricca macchia mediterranea. Una zona caratteristica, tanto da meritare l’appellativo di “Camargue sarda”, è quella intorno alla foce del Coghinas. A livello del mare, quando il fiume non era irreggimentato da opere idrauliche, per lunghi periodi dell’anno essa veniva invasa dalle acque che formavano poi vaste paludi. Ginepri secolari, pinastri, tamerici e lentischi la ricoprono ancora, anche se lo sfruttamento a fini agricoli e turistici ha contribuito ad allontanare fenicotteri e aironi che prima vi trovavano un habitat ottimale. Il territorio del Comune di Badesi è compreso fra quelli di Trinità d’Agultu, Viddalba, Santa Maria Coghinas e Valledoria. Con questi ultimi due fa da confine il Coghinas, che è anche il corso d’acqua più importante. Un altro è il rio Barbaru, che non scorre che d’inverno. La sommità più elevata è il colle di Littigheddi (m 700), nella sarra di San Giuseppe.
La Storia
Le caratteristiche del territorio del Comune di Badesi, impervio nella parte alta e insalubre della pianura, hanno determinato nell’antichità una scarsa presenza di insediamenti e di abitatori. I resti di due nuraghi, uno ai bordi dell’abitato e l’altro presso la frazione di Muntiggioni, assieme a tracce di agglomerati rurali di epoca romana presso il Coghinas, costituiscono le uniche testimonianze del passato. Comprensibilmente la popolazione ha avuto la sua residenza nei grandi insediamenti nati e sviluppatisi nelle zone facenti capo a Viddalba e Valledoria, dove è segnalata l’antica presenza, oltre che di villaggi nuragici, di Ampurias, Juliola e Gosas, centri romani. Bisogna attendere gli ultimi anni del Settecento e i primi dell’Ottocento perché nel territorio del Comune di Badesi cominciassero a stanziarsi quelle famiglie di pastori che prima trasmigravano, a seconda della stagione, da una parte e dall’altra della Gallura nord-occidentale e della Corsica. Ai margini della pianura, su poggi di felice collocazione, cominciarono così ad apparire i primi stazzi che hanno poi costituito il nucleo originario del centro di Badesi e delle frazioni di La Tozza, Muntiggioni, Azzagulta. Secondo il Fara sarebbe stato proprio un pastore corso a stabilirsi a Badesi e a costruire la propria pinneta in quel sito che ancora oggi si chiama Li Pinneti di Lu Riu. Quel pastore si sarebbe chiamato Stangoni: attualmente nel territorio del Comune di Badesi la maggior parte degli abitanti porta questo nome così tipico.